Oggi ricorre il 29° compleanno della modella Winnie Harlow, nata a Toronto il 27.07.1994 a cui vanno i nostri migliori auguri!
L’indossatrice e attivista canadese di origini giamaicane, il cui vero nome è Chantelle Brown-Young, dopo aver partecipato nel 2014 al programma America’s Next Top Model, è diventata famosa in tutto il mondo come ragazza immagine del marchio d’abbigliamento spagnolo Desigual. Ha poi posato per il brand italiano Diesel, è apparsa sulle riviste Glamour, Cosmopolitan, Vogue Italia, in diversi video musicali e negli spot della bevanda Sprite e dei gioielli Swarovski, ha sfilato durante il Victoria’s Secret Fashion Show e la sua carriera non sembra che solo all’inizio: il suo nome compare addirittura nella canzone Signs del rapper Drake!
Ma qual è la peculiarità della giovane star? Winnie Harlow è la prima supermodella con la vitiligine. Prendiamo spunto da lei e dalla sua storia per parlare proprio della patologia dermatologica di cui è affetta.
Winnie ha raccontato che la diagnosi di vitiligine le è stata fatta all’età di 4 anni e le ha reso l’infanzia difficile perché purtroppo le macchie chiare sulla pelle sono state oggetto di commenti denigratori e di insulti da parte di coetanei bulli, che l’hanno costretta a cambiare scuola più volte e ad abbandonare gli studi alle superiori. Ma la caratteristica particolare che l’ha tanto fatta soffrire da bambina le ha permesso poco dopo di riscattarsi quando si è fatta strada nel luccicante mondo del jet-set internazionale.
Cos’è la vitiligine?
La vitiligine è un disordine acquisito della pigmentazione caratterizzato dalla formazione di chiazze depigmentate (acromiche = bianche perché prive del pigmento melanico o ipocromiche = più chiare perché con minor concentrazione di melanina) sulla pelle. Le chiazze possono comparire su tutto il corpo.
Qual è la causa della vitiligine?
La causa non è nota ma si suppone sia una malattia autoimmune, cioè un disturbo dovuto a una risposta “sbagliata” del sistema immunitario (=il nostro “esercito” di difesa contro gli attacchi da parte di agenti esterni infettivi, tossici, etc.) che aggredisce le cellule del nostro corpo, in particolare i melanociti (cioè le cellule responsabili del colore della pelle) nel caso della vitiligine.
L’etiologia autoimmune è suggerita da alcuni studi che dimostrano un’elevata frequenza di comorbidità / associazione con altre patologie autoimmuni nel paziente stesso o in parenti di primo grado e di solito l’esordio segue eventi scatenanti (=trigger) che possono abbassare o alterare le difese immunitarie come ad esempio malattie, ustioni, stress emotivi, etc..
Quanto è frequente?
E’ abbastanza frequente: colpisce una persona su 100.
Chi colpisce?
Interessa in uguale misura uomini e donne, senza predilezione di razza.
Può esordire in età infantile o in età adulta con un picco di incidenza tra i 20 e i 40 anni. L’80% dei pazienti adulti con vitiligine ha ricevuto la diagnosi prima dei 30 anni.
Quali sono i segni e i sintomi della vitiligine?
Il segno della vitiligine è la perdita di colorito della pelle che diventa bianca. Le lesioni chiare possono essere macule o chiazze (cioè macchioline singole di piccole dimensioni oppure macchie chiare più grandi date dalla confluenza di più lesioni di pochi millimetri).
La comparsa di macchie bianche è asintomatica, cioè non è accompagnata da nessun tipo di sintomo (prurito, dolore, fastidio, etc.).
Quali e quanti tipi di vitiligine esistono?
Nel 2012 la Vitiligo Global Issue Consensus Conference ha proposto una classificazione in 2 categorie: vitiligine non-segmentale (la più frequente) e vitiligine segmentale.
Classicamente i 2 tipi principali di vitiligine segmentale in base alla presentazione clinica e delle zone di pelle interessate sono:
-
- “vitiligine generalizzata” o “vitiligine volgare”
colpisce in modo simmetrico lato destro e lato sinistro del corpo
si manifesta in maniera random su viso, tronco (cioè la porzione del corpo che comprende torace, addome e bacino) e arti ma soprattutto su dita, orecchie, gambe, cute attorno agli orifizi (=aperture) di bocca, occhi e naso, in corrispondenza delle articolazioni (ginocchia, gomiti, polsi, superfici dorsali delle art. interdigitali) e di aree di sfregamento (ad esempio con spalline, cinture, colletti)
- “vitiligine generalizzata” o “vitiligine volgare”
-
- “vitiligine acrofacciale” o “vitiligine acrale”
non interessa mai il tronco
si manifesta unicamente sugli arti superiori e inferiori (specialmente su mani, piedi, orecchie o altre parti acrali) e/o sulla faccia (soprattutto vicino agli orifizi di bocca, occhi e naso)
- “vitiligine acrofacciale” o “vitiligine acrale”
Varianti più rare di vitiligine nella forma non-segmentale comprendono:
-
- vitiligine mucosale
coinvolge il cavo orale e la mucosa genitale, con manifestazioni isolate a questi distretti o in associazione a vitiligine generalizzata
- vitiligine mucosale
-
- vitiligine universale
consiste in una completa o quasi completa depigmentazone delle cute (può risparmiare infatti alcune aree della pelle e del cuoio capelluto) come il risultato della progressione della vitiligine generalizzata
- vitiligine universale
-
- vitiligo minor o vitiligine ipocromica
caratterizzata da un’incompleta perdita di pigmentazione della cute che risulta più chiara rispetto a quella circostante, è tipica dei fototipi scuri.
- vitiligo minor o vitiligine ipocromica
La vitiligine segmentale, forma meno frequente, si caratterizza per la comparsa su singoli dermatomeri (cioè su segmenti di cute circoscritti, innervati da un particolare ramo nervoso sensitivo) e pertanto è tipicamente asimmetrica comparendo solo sul lato destro o sul lato sinistro del corpo. Si caratterizza inoltre per l’interessamento dei follicoli piliferi che porta rapidamente alla leucotrichia (ossia allo sbancamento, precoce, di peli e capelli).
Le aree in cui si manifesta più frequentemente sono singole zone della faccia lungo il corso dei rami del nervo trigemino. Quando, più raramente, interessa diversi segmenti di pelle (sullo stesso lato del corpo o no) è definita vitiligine pluri-segmentale: questa si distingue dalla vitiligine non-segmentale per il suo carattere strettamente metamerico e per il riscontro di leucotrichia.
Come si può essere sicuri che si tratta di vitiligine?
In caso di comparsa di chiazze dove “manca” o “si sbiadisce” il colore naturale della pelle è fondamentale consultare il Dermatologo per capire se si tratta effettivamente di vitiligine.
Esistono infatti numerose malattie che entrano in diagnosi differenziale con la vitiligine in quanto causano la formazione sulla pelle di macchie acromiche (=senza colore) o ipocromiche (=con meno colore) quali la pityriasis alba, la pityriasis versicolore, l’ipomelanosi guttata idiopatica, l’ipomelanosi maculare progressiva, il lichen sclerosus, il leucoderma chimico, etc..
Prossimamente torneremo sull’argomento per approfondimenti su etio-patogenesi, esami diagnostici, caratteristiche isto-patologiche, comorbidità, decorso clinico e cure esistenti.
Ma ricordiamo fin da ora che, se compaiono chiazze chiare o bianche sulla pelle o comunque se si osserva qualunque altro cambiamento di colore della cute, il vostro Dermatologo di fiducia resta a disposizione per condurvi alla diagnosi corretta e fugare tutti i vostri dubbi.
SD