Oggi facciamo tanti auguri di buon compleanno a Jada Koren Pinkett, nata a Baltimora il 18.09.1971.
Nota ai più con il nome da coniugata, Jada Pinkett Smith è un’attrice, cantante e imprenditrice statunitense famosa per la sua carriera cinematografica (ha recitato in Il professore matto, Alì, 2 dei capitoli della trilogia Matrix Reloaded e Revolutions, nella serie Gotham, etc.), per aver contribuito a creare la band heavy metal Whiked Wisdom e la compagnia di produzione Overbrook Entertainment ma anche per la sua vita privata…
Nel 1997 ha spostato l’attore Will Smith, conosciuto 2 anni prima durante le selezioni per la serie televisiva Willy, il principe di Bel-Air, da cui ha avuto 2 figli (Jaden e Willow), e con cui ha creato la Will and Jada Foundation con lo scopo di raccogliere fondi da destinare all’educazione dei bambini meno abbienti.
Will, durante la cerimonia degli Oscar 2022, ha raggiunto sul palco il presentatore Chris Rock che aveva fatto una battuta infelice sul taglio di capelli di Jada gli ha dato un pugno per poi tornare ad accomodarsi in platea ma poco dopo si è scusato per l’episodio affermando che “l’amore fa fare follie”.
Jada infatti non ha scelto la sua capigliatura ma dal 2018 combatte contro l’alopecia che inizialmente ha cercato di nascondere ma che poi ha deciso di mostrare. Il suo compleanno ci offre lo spunto per iniziare a parlare del problema dermatologico delle alopecie partendo proprio dalla forma di cui lei è affetta, cioè l’alopecia areata.
Cosa si intende per alopecia?
Con il termine alopecia (dal greco “calvizie”) si intende la condizione che consegue l’effluvium o defluvium (ossia la caduta di capelli o peli).
Che tipi di alopecia esistono?
In dermatologia le alopecie, cioè le malattie caratterizzate dalla caduta dei capelli e dei peli, sono classificate in due grandi gruppi:
1. alopecie non cicatriziali
in cui non è clinicamente visibile alcun segno di infiammazione, cicatrizzazione o atrofia della pelle dove mancano i capelli o i peli. Possono essere generalizzate o focali.
Le alopecie non cicatriziali più frequenti sono:
–alopecia androgenetica (risultato dell’azione ormonale degli androgeni in soggetti geneticamente predisposti);
–alopecia areata (dovuta all’azione di autoanticorpi che distruggono i bulbi piliferi);
–telogen effluvium (aumento transitorio della caduta dei capelli in seguito a eventi stressanti fisici e/o mentali).
2. alopecie cicatriziali
in cui è presente distruzione dei capelli o dei peli come conseguenza di processi di infiammazione, cicatrizzazione e atrofia.
Il danno o la distruzione dei follicoli piliferi possono essere dovuti a:
–processi infiammatori non infettivi (come nel caso del lupus eritematoso cutaneo cronico –CCLE– o discoide –LED-, del lichen planopilaris –LPP-, etc.);
–processi infiammatori infettivi (tinea capitis profonda o Kerion, herpes-zoster necrotizzante, etc.);
-altre patologie (es. cicatrici chirurgiche, neoplasie primitive o metastatiche).
Cos’è l’alopecia areata?
L’alopecia areata è una forma di alopecia non cicatriziale caratterizzata da una perdita di peli in aree rotonde o ovalari senza evidente infiammazione della pelle. Si può avere la perdita di peli in aree localizzate ma anche molto estese fino alla caduta totale di tutti i peli terminali.
Quanto è frequente?
E’ abbastanza comune: interessa quasi 2 persone su 100 entro i 50 anni. Si tratta della seconda forma più frequente di alopecia non cicatriziale dopo l’alopecia androgenetica. Ha incidenza uguale nei due sessi. Può presentarsi ad ogni età ma i giovani, ed in particolare i bambini, sono più colpiti.
Qual è la causa dell’alopecia areata?
La causa dell’alopecia areata è sconosciuta. Si ritiene abbia una etiologia autoimmune perché generalmente si associa ad altre malattie autoimmuni.
L’ipotesi più accreditata fa ipotizzare che un evento stressante inneschi l’attivazione di un processo autoimmunitario diretto contro i bulbi dei peli in cui i linfociti T distruggono i follicoli piliferi ma senza intaccare le cellule germinali follicolari e senza creare cicatrici e proprio per questo c’è possibilità di ricrescita dei peli.
Come si presenta?
La caduta dei peli e dei capelli nell’alopecia areata, come suggerisce il nome stesso, si presenta con aree alopeciche rotonde o ovalari, singole o multiple, talvolta confluenti. Le chiazze si formano gradualmente in settimane o mesi, poi quando diventano evidenti possono restare stabili oppure essere interessate da ricrescita spontanea fino a risolversi. Le recidive sono frequenti, soprattutto nei casi con esordio in età infantile.
La zona più frequentemente interessata è il cuoio capelluto, seguita dalla barba. Possono poi essere interessate anche le ciglia, il pube e qualunque altra area ricoperta da peli.
Clinicamente distinguiamo 4 tipi di alopecia areata:
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- alopecia areata classica (AA), con chiazze singole o multiple di alopecia,
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- ofiasi, cioè perdita di capelli a banda al margine del cuoio capelluto,
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- alopecia areata totale (AAT), con perdita di tutti i capelli,
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- alopecia areata universale (AAU), con perdita di tutti i peli terminali del cuoio capelluto e del resto del corpo.
Si può curare?
Spesso l’alopecia areata guarisce spontaneamente, anche se nelle forme di ofiasi e di alopecia areata totale e universale la prognosi è meno favorevole ed è utile il ricorso a trattamenti specialistici.
Le terapie mediche sono dirette ad eliminare l’infiltrato infiammatorio e possono essere locali o sistemiche (e comprendono l’uso di corticosteroidi, ciclosporina, la fotochemioterapia -PUVA orale- e nuovi farmaci immunomodulanti quali il baricitinib).
Esistono malattie che mimano l’alopecia areata?
Ci sono diverse patologie che possono presentare chiazze senza peli o capelli e che entrano in diagnosi differenziale con l’alopecia areata, tra queste ricordiamo la tinea capitis, l’alopecia da trazione, la tricotillomania, il lupus eritematoso cutaneo cronico in fase iniziale, la sifilide secondaria, etc..
Prossimamente torneremo a parlare di alopecia areata per approfondirne altri aspetti clinico-patologici ed affronteremo le varie tipologie di alopecia per imparare a conoscerle meglio.
In ogni caso, già da ora ricordiamo che se si dovesse manifestare una perdita di peli o di capelli è molto importante rivolgersi al proprio Specialista in Dermatologia che vi aiuterà ad inquadrare la causa dell’alopecia in modo corretto così da poter porre in atto le strategie terapeutiche più adatte per affrontare e risolvere il problema.
SD