Dottoressa Sara D'Hallewin

Matthew McConaughey – Alopecia Androgenetica

Tanti auguri a Matthew MacConaughey che oggi compie 54 anni!

Nato in Texas il 04.11.1969, il famoso attore, regista (ha recitato in Il momento di uccidere, Contact, Prima o poi mi sposo, Come farsi lasciare in 10 giorni, La rivolta delle ex, arrivando a vincere Premio Oscar e Golden Globe come miglior attore protagonista per Dallas Buyers Club) e produttore cinematografico (sono suoi Sahara e la serie tv True Detective), di recente ha pubblicato 2 libri: l’autobiografia Greenlights – L’arte di correre in discesa – nel 2021 e il racconto per bambini Just Because (Solo perché) nel 2023.

La star di Hollywood sembra non risentire degli anni che passano e la bionda e folta chioma è un tratto distintivo che contribuisce al suo fascino…

Il compleanno di Matthew ci offre lo spunto per tornare a discutere di alopecie.

Infatti l’attore ha fatto parlare di sé proprio per il “problemino” dermatologico che lo affligge: nella sua prima opera letteraria ha spiegato che a causa dello stress, negli anni ’90, i suoi capelli hanno iniziato ad assottigliarsi e indebolirsi soprattutto nella zona delle tempie, area in cui ha una predisposizione familiare al diradamento. L’attore ha dichiarato che, per risolvere tale problematica, ha iniziato a usare semplicemente un unguento “miracoloso” che tuttora continua a frizionare quotidianamente.

Tali affermazioni hanno sollevato delle polemiche perché un noto tricologo afferma di avergli praticato un trapianto di capelli ed inoltre ci sono dei (leciti) dubbi sulla natura dell’unguento, in quanto per il suo tipo di alopecia, l’alopecia androgenetica, il farmaco di prima scelta sarebbe la finasteride in compresse, che l’attore ha categoricamente negato di usare!

 

Cos’è l’alopecia?

Ricordiamo, come abbiamo visto anche nell’articolo dedicato a Jada Pinkett Smith, che l’alopecia è una condizione che consegue la caduta di peli e capelli, ossia la presenza di una o più aree glabre.

Le alopecie sono classicamente suddivise in due gruppi, cicatriziali e non cicatriziali, a seconda che in seguito alla perdita dei peli si formi o meno un esito fibrotico cicatriziale.

Le alopecie non cicatriziali sono più comuni e tra queste la forma più diffusa è l’alopecia androgenetica.

 

Cos’è l’alopecia androgenetica?

Per alopecia androgenetica, o alopecia seborroica, o calvizie comune, si intende il diradamento progressivo della parte fronto-temporale e parietale del capillizio, conseguente al processo di miniaturizzazione dei capelli (cioè al progressivo assottigliamento e accorciamento del fusto dei capelli).

 

Quanto è frequente?

L’alopecia androgenetica è in assoluto la forma più frequente di alopecia. Colpisce gran parte della popolazione di razza bianca anche se con differente grado di gravità mentre in altri gruppi etnici si osserva meno. Non vi è differenza di sesso.

 

Qual è la causa dell’alopecia androgenetica?

La malattia ha una base genetica, probabilmente poligenica, con trasmissione autosomica dominante a penetranza completa, infatti uomini con padre e nonno materno calvi hanno forme di alopecia avanzata già dal II decennio di vita e donne con con padre e nonno materno calvi arrivano a diradamenti evidenti intorno al IV decennio.

Il ruolo patogenetico fondamentale è svolto dall’azione dell’enzima 5-alfa redattasi di tipo II, che trasforma il testosterone in di-idro-testosterone: lo stimolo degli ormoni androgeni che “bombardano” i follicoli piliferi causa la miniaturizzazione dei peli mediante accelerazione della fase mitotica del ciclo pilare con conseguente riduzione della fase anagen VI di differenziazione che, essendo incompleta, determina la fuoriuscita di peli progressivamente sempre più sottili e più corti (ossia la trasformazione dei peli terminali in peli vellus).

Altro processo importante che fa ridurre la durata della fase differenziativa è la sincronizzazione dei cicli pilari che perdono la loro individualità.

Inoltre nell’alopecia androgenetica si verifica il prolungamento della fase kenogen, ossia il prolungamento del tempo che intercorre tra la caduta del pelo in telogen e il rimpiazzo di un nuovo pelo in anagen nello stesso follicolo pilifero.

 

Come si presenta?

Il diradamento interessa classicamente:

 

  • nell’uomo -> la regione franto-temporale e il vertice del capo
    si ha arretramento dell’attaccatura dei capelli, in particolare sulle tempie e/o compare la cosiddetta “chierica”;

  • nella donna -> la regione parietale
    si presenta nella parte centrale della testa, di solito senza coinvolgimento della linea frontale dei capelli.

I pazienti lamentano un aumento della caduta dei capelli che inizia intorno alla pubertà, con l’inizio dell’azione degli ormoni androgeni, e progredisce con una velocità che dipende dalla predisposizione genetica, ossia dalla familiarità.

Esistono delle scale di gravità che permettono di inquadrare lo stadio di malattia, anche per valutare i miglioramenti che si possono raggiungere con le terapie:

 

  • per l’uomo -> scala di Hamilton-Norwood;

  • per la donna -> scala di Ludwig-Savin.

 

Esistono malattie che mimano l’alopecia androgenetica?

La diagnosi differenziale più importante è quella con il telogen effluvium, altra forma di alopecia non cicatriziale che talvolta si associa a quella androgenetica.

 

Come si cura l’alopecia areata?

Il diradamento del capillizio dell’alopecia androgenetica non si può bloccare ma si può rallentare.

Le terapie attualmente disponibili sono terapie topiche (preparazioni da applicare direttamente sul cuoio capelluto: minoxidil e finasteride), sistemiche (farmaci da assumere per bocca: finasteride per gli uomini e ciproterone acetato ed etinil-estradiolo per le donne), chirurgiche (autotrapianto) e ancillari (laserterapia, topici rubefacenti, iniezioni sottocutanee di fattori di crescita, PRP = Plasma Ricco di Piastrine, etc.).

 

A breve torneremo ad approfondire il capitolo delle terapie disponibili per contrastare la calvizie. Ricordiamo però fin da ora che la scelta del farmaco o dei farmaci più adatti è fondamentale così come è importante il tempismo in quanto solo se si inizia la terapia quando l’alopecia non è molto avanzata si possono avere dei risultati brillanti, quindi se pensi di avere l’alopecia androgenetica o se hai familiarità per questa malattia e hai paura di diventare calvo in giovane età, non aspettare ma prendi appuntamento con il tuo Dermatologo di fiducia che ti aiuterà a inquadrare il tuo tipo di alopecia e ti accompagnerà nel processo terapeutico che fa al caso tuo.

SD

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