Buon compleanno ad Aurora Ramazzotti, all’anagrafe Aurora Sophie Hunziker Ramazzotti, nata in Svizzera il 05.12.1996!
La giovane presentatrice e influencer figlia del noto cantante Eros Ramazzotti e della showgirl Michelle Hunziker, di recente diventata mamma del piccolo Cesare Cerzia, compie oggi 27 anni e ci offre lo spunto per parlare di acne, problema dermatologico di cui ha dichiarato in più occasioni di soffrire.
Anche di recente è tornata a parlarne mostrando le proprie immagini su Instagram in quanto i brufoli, spariti in gravidanza, si sono ripresentati.
Ma di preciso cos’è l’acne?
Acne è il termine medico di quelli che comunemente chiamiamo “brufoli“. Tecnicamente l’acne volgare è una malattia infiammatoria delle unità pilosebacee caratterizzata dalla comparsa cronica o ricorrente di comedoni, papule, pustole ed elementi nodulo-cistici su viso, collo, tronco e radice degli arti superiori.
Quanto è frequente?
E’ un disturbo comune che colpisce principalmente adolescenti e giovani adulti. La prevalenza stimata negli adolescenti oscilla tra il 35 e il 90%. Di solito fa il suo esordio nel periodo pre-adolescenziale (tra i 7 e i 12 anni) e tende a risolversi nella terza decade ma talvolta persiste in età adulta. In alcuni casi compare per la prima volta dopo i 30 anni (acne dell’adulto) o nei bambini piccoli (acne del neonato e l’acne infantile). In pre-adolescenza e in età adulta colpisce più le donne, in adolescenza più gli uomini.
Come si manifesta l’acne?
Le manifestazioni cliniche dell’acne sono:
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- comedoni chiusi (papule lisce lievemente rilevate, non infiammate, del diametro <5 mm, del colore della pelle, biancastre o grigiastre);
- comedoni aperti (follicoli con orifizio dilatato, non infiammati, del diametro <5 mm, ripieni di materiale cheratosico, di colorito grigiastro, brunastro o nerastro);
- acne papulo-pustolosa (papule rosa-rosso e pustole rosse e bianche, superficiali, infiammate, del diametro <5 mm) ;
- acne papulo-nodulare e nodulo-cistica (“palline” sottocutanee, sormontate da cute rossastra o violacea, infiammate, del diametro <5 mm le papule o >5 mm i noduli e le cisti);
- acne cicatriziale (cicatrici depresse o ispessite, risultato di ripetute infiammazioni).
L’acne può presentarsi in vari distretti corporei, colpendo principalmente le aree con maggiore concentrazione di ghiandole sebacee (viso, collo, petto, dorso, e spalle sono le zone tipiche).
Qual è la patogenesi dell’acne?
Soffermarci sulla patogenesi dell’acne, ossia sul processo multi-step attraverso cui si formano le lesioni acneiche, ci aiuta a comprendere meglio le manifestazione stesse dell’acne.
Per la formazione degli elementi acneici, nel follicolo pilo-sebaceo si devono verificare le seguenti condizioni:
– ipercheratinizzazione (accumulo di cheratina nella parte inferiore dell’infundibolo pilifero)
– aumento della produzione di sebo (iperattività delle ghiandole sebacee annesse al follicolo pilifero)
– liberazione di acidi grassi (ad opera del C. acne)
– infiammazione (da parte delle cellule immunitarie, in particolare neutrofili).
Tutto ha inizio con il micro-comedone, precursore delle lesioni acneiche, da cui si formano i comedoni chiusi (pustole, comunemente dette brufoli e punti bianchi) e i comedoni aperti (comunemente chiamati punti neri), le papule, le pustole e i noduli.
L’accumulo di sebo e cheratina nell’unità follicolo-sebacea fa convertire il micro-comedone in comedone chiuso.
Se l’orifizio follicolare si apre si passa al comedone aperto che diventa scuro per processi ossidativi dei lipidi e accumulo di cheratina e ruolo della melanina.
Se invece il comedone resta chiuso e si liberano gli acidi grassi si sviluppano elementi infiammatori quali papule e pustole: il batterio C. acnes è in grado di idrolizzare gli acidi grassi presenti nel comedone (che sono principalmente trigliceridi) in acidi grassi liberi, con rottura della parete del comedone, filtrazione nel derma e conseguente richiamo dei neutrofili, cioè delle cellule dell’infiammazione che fanno formare le pustole.
La rottura traumatica dei comedoni chiusi (ad esempio per “schiacciamento dei brufoli”), determina aumento del rilascio sottocutaneo di batteri, lipidi proinfiammatori e cheratina causando il peggioramento dell’infiammazione e la formazione di noduli e cisti.
L’acne è un disturbo banale o serio?
L’acne può presentarsi in modi molto variegato, da lieve a molto grave, arrivando a manifestazioni deturpanti e con complicanze anche severe.
Tra le complicanze più importanti ricordiamo:
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- rischio di sovrainfezioni nell’acne infiammatoria, fino all’acne fulminans (o acne febbrile ulcerativa)
- esiti (=segni che rimangono dopo che comedoni, papule, pustole e noduli si sono risolti):
– iperpigmentazione postinfiammatoria (=macchie)
– cicatrici (spesso atrofiche -ossia depressioni crateriformi più o meno profonde sulla pelle- o più raramente ipertrofiche -ossia ispessite e rilevate sulla superficie cutanea- o addirittura cheloidee, in quest’ultimo caso si parla di acne cheloidea, tipica dei soggetti di sesso maschile e della regione nucale).
I “danni” più importanti causati dall’acne e di cui i pazienti acneici (o ex acneici) si lamentano sono proprio gli esiti, ossia le macchie e le cicatrici che si porteranno dietro negli anni come delle stigmate, ricordando loro e a chi li guarda che hanno avuto i brufoli…
Torneremo ancora a parlare di acne e approfondiremo i fattori di rischio, le varianti, le terapie, le patologie che le si associano e quelle che entrano in diagnosi differenziale con essa.
L’acne volgare è una malattia in genere transitoria, ma in alcuni casi può essere molto importante e avere ripercussioni serie sulla qualità della vita, con effetti psico-sociali negativi. Pur essendo d’accordo con Aurora quando afferma che bisogna accettare il proprio corpo e le proprie imperfezioni, corre il dovere di ricordare a tutti coloro che non sopportano i loro “brufoli” che l’acne non è una semplice infiammazione ma una malattia dermatologica che può essere curata.
Quindi, se sei affetto l’acne o qualcuno della tua famiglia ne è affetto, non indugiare: parlane con lo Specialista in Dermatologia di fiducia che analizzerà il tuo tipo di pelle e le tue manifestazioni cutanee, se necessario ti farà fare degli esami e degli ulteriori accertamenti e ti prescriverà una terapia adeguata per affrontare il problema dei brufoli e per prevenirne le complicanze e gli esiti a lungo temine…
SD