Beatrice Valli – Smagliature

Tanti auguri a Beatrice Valli, nata il 14 novembre 1995 a Bologna!

La bellissima modella e influencer, in occasione del suo 29° compleanno, ci offre l’occasione per tornare a parlare di un problema della pelle piuttosto frequente e sentito soprattutto dalle persone più giovani: le smagliature.

In diversi post pubblicati sui suoi profili social Beatrice infatti ha mostrato con orgoglio le strie distense (causate nel suo caso dalle variazioni di peso nel corso delle sue tre gravidanze) per trasmettere l’importante messaggio di accettare il proprio corpo e imparare a trattare gli inestetismi che ci disturbato senza sentici sbagliati e affidandoci a professionisti e a rimedi sicuri e non dannosi.

Abbiamo già iniziato ad affrontare il tema nell’articolo dedicato ad Adriana Lima, occupandoci della frequenza delle smagliature, delle cause e delle caratteristiche cliniche con cui si possono presentare e oggi completiamo l’argomento approfondendone i caratteri istologici e le possibili terapie.

 

Prima però ricordiamo brevemente: cosa sono le smagliature?

Le smagliature sono cicatrici lineari, di colorito rosa, violaceo o bianco, multiple e generalmente simmetriche che si presentano in zone dove la pelle ha subito una rapida “distensione” con conseguente perdita di elasticità e comparsa di atrofia (da cui i nomi tecnici di Strie Distaense e di Striae Atrophicans) che colpiscono più spesso giovani donne.

 

Che caratteristiche hanno all’esame microscopico?

Istologicamente, le smagliature presentano l’evoluzione tipica delle cicatrici.

All’inizio l’epidermide è normale mentre nel derma è presente tessuto di granulazione (e perciò clinicamente sono piane o leggermente rilevate sul piano cutaneo): in questa fase le smagliature sono rosse (striae rubrae).

Successivamente a predominare è la fibrosi, ovvero l’epidermide si assottiglia e nel derma i fibrociti diminuiscono, le fibre collagene disposte parallelamente all’epidermide, soprattutto nella porzione più superficiale, si riducono, le fibre elastiche si frammentano e si può inoltre osservare la scomparsa dei follicoli piliferi e delle altre strutture annessiali: in questa fase le smagliature diventano bianche (striae albae).

 

Come si possono trattare le smagliature?

Le smagliature sono solitamente asintomatiche e non necessitano di alcuna terapia medica ma in alcuni casi possono essere difficili da accettare diventando causa di malessere psicologico, pertanto il trattamento per minimizzarle può essere utile per ottenere un miglioramento del trofismo (ossia della qualità elastica) della pelle.

I trattamenti oggi a disposizione sono diversi:

  • terapie mediche (massaggi con oli e creme elasticizzanti)

  • mesoterapia (iniezione intradermica di soluzioni antidistrofiche, in particolare i poliribonucleotidi)

  • microneedling (per agire su epidermide e derma superficiale mediante dispositivi multiago)

  • carbossiterapia (per migliorare il microcircolo)

  • laserterapia ablativa e non ablativa (per riattivare la circolazione e “rompere” le cicatrici profonde)

  • peeling (per migliorare l’aspetto dell’epidermide dopo trattamenti ad azione più profonda).

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Le smagliature sono pericolose?

Le smagliature sono un disturbo benigno ma non devono essere sottovalutate perché in alcuni casi possono essere un campanello d’allarme utile a far sospettare e diagnosticare patologie più serie (tra cui la Sindrome di Cushing) e inoltre ci sono alcune malattie più importanti che entrano in diagnosi differenziale con le Smagliature (es. l’elastosi focale lineare).

Quindi… se presentate delle lesioni cutanee che vi sembrano delle strie distensae, non trascuratele ma rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che, in caso di conferma della diagnosi, vi spiegherà quali sono le armi disponibili per affrontare il problema e valuterà con voi quelle più adatte al vostro caso.

SD

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